Mondo DPO
Francesco Iori

Quando è obbligatorio il DPO?

La nomina di un Data Protection Officer (DPO) è un passaggio fondamentale per molte aziende e organizzazioni, in particolare in un contesto in cui la protezione dei dati personali è diventata una priorità. In questo articolo, esamineremo quando la nomina di un DPO è obbligatoria, fornendo indicazioni pratiche e concrete basate sulle normative vigenti e le FAQ del Garante per la protezione dei dati personali.
Persona che tiene in mano un cartello con la scritta 'DPO' (Data Protection Officer)

Casi in cui è obbligatorio nominare un DPO

Secondo il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), la nomina di un DPO è obbligatoria nei seguenti casi:

  1. Autorità o organismo pubblico: Tutte le autorità e gli organismi pubblici, ad eccezione delle autorità giurisdizionali nell'esercizio delle loro funzioni giurisdizionali, devono nominare un DPO.
  2. Attività principali che richiedono monitoraggio regolare e sistematico: Se le attività principali del titolare o del responsabile del trattamento consistono in trattamenti che, per loro natura, ambito di applicazione e/o finalità, richiedono un monitoraggio regolare e sistematico degli interessati su larga scala.
  3. Trattamento su larga scala di categorie particolari di dati: Se le attività principali del titolare o del responsabile del trattamento consistono in trattamenti su larga scala di dati sensibili o di dati relativi a condanne penali e reati.

Questi criteri sono ulteriormente dettagliati nelle FAQ del Garante, che offrono una guida pratica per determinare se la propria organizzazione ricade in uno di questi casi​​.

Elenco di soggetti obbligati alla nomina del DPO

Di seguito sono elencati alcuni esempi di organizzazioni che devono nominare un DPO, come specificato dal Garante:

  • Istituti di credito
  • Istituti di assicurazione
  • Società di revisione contabile
  • Fornitori di servizi di telecomunicazione
  • Fornitori di servizi informatici e telematici
  • Agenzie di rating
  • Società di informazioni commerciali
  • Sistemi di informazione creditizia
  • Aziende di trasporto pubblico
  • Società di sorveglianza e investigazioni
  • Fornitori di servizi sanitari
  • Società che gestiscono reti e servizi di trasporto pubblico

Questi soggetti sono tenuti a nominare un DPO in quanto trattano dati personali su larga scala o eseguono monitoraggio regolare e sistematico degli interessati​​.

Soggetti con difficoltà a giustificare la mancata nomina di un DPO

Esistono anche categorie di organizzazioni che, pur non essendo strettamente obbligate, avrebbero molta difficoltà a giustificare la mancata nomina di un DPO, data la natura delle loro attività e la quantità di dati personali trattati. Secondo le considerazioni di Consulenza.it, questi soggetti includono:

  • Imprese del settore sanitario: laboratori di analisi, aziende farmaceutiche.
  • Operatori di marketing su larga scala: Agenzie pubblicitarie, società di marketing diretto, piattaforme di e-commerce.
  • Organizzazioni di ricerca e sviluppo: Università, centri di ricerca, istituti di statistica.
  • Società di gestione delle risorse umane: Agenzie per il lavoro, società di consulenza HR.
  • Provider di servizi cloud e di hosting: Data center, fornitori di servizi di storage online.
  • Enti previdenziali e assistenziali: Assicurazioni sociali, enti di previdenza privati.

Queste organizzazioni, a causa del trattamento intensivo e su larga scala di dati sensibili, troverebbero difficile giustificare la mancata nomina di un DPO in caso di ispezione da parte del Garante​​.

Vantaggi della nomina di un DPO

La nomina di un DPO non è solo un obbligo legale, ma rappresenta anche una strategia vantaggiosa per le aziende. Un DPO competente può aiutare a prevenire le sanzioni, come dimostrato dal caso riportato dallo Studio Legale Lisi, in cui la corretta gestione della protezione dei dati ha ridotto significativamente il rischio di multe​​.

Sanzioni per la mancata nomina del DPO

La mancata nomina di un DPO può portare a sanzioni significative. Un caso recente descritto da Consulenza.it evidenzia come le aziende siano state multate per non aver rispettato l'obbligo di nominare un DPO, con multe che possono raggiungere i 50.000 euro o più, a seconda della gravità della violazione e delle dimensioni dell'organizzazione​​.

F.A.Q. del Garante sulla nomina del DPO

Il Garante per la protezione dei dati personali ha pubblicato una serie di FAQ per chiarire i dubbi più comuni sulla nomina del DPO. Alcuni punti chiave includono:

  • Chi può essere nominato DPO?: Una persona fisica o un'entità esterna che possieda conoscenze specialistiche della normativa e delle prassi di gestione dei dati personali.
  • Quali sono le responsabilità del DPO?: Sorvegliare l'osservanza del GDPR, cooperare con l'autorità di controllo, fungere da punto di contatto per gli interessati e l'autorità di controllo.
  • Il DPO deve essere un dipendente dell'organizzazione?: No, il DPO può essere sia un dipendente che un consulente esterno.

Le FAQ complete del Garante possono essere consultate qui​​.

Conclusione

In conclusione, la nomina di un DPO è essenziale per molte organizzazioni che trattano dati personali su larga scala o eseguono monitoraggio regolare e sistematico. Oltre ad essere un obbligo legale, un DPO competente può fornire un valore aggiunto significativo, prevenendo sanzioni e migliorando la gestione complessiva della protezione dei dati. Ignorare questo obbligo può comportare pesanti sanzioni, mettendo a rischio la reputazione e la stabilità finanziaria dell'organizzazione. Per ulteriori dettagli su come un DPO può aiutare la tua azienda, visita www.agiledpo.it

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